Ecco cosa succede quando si perde qualcuno che non era nemmeno tuo

Dicono che non si può perdere qualcosa che non si è mai avuto. Ma cosa ne sanno loro? Non si sono mai trovati in una situazione in cui temevano di perdere qualcuno che non era mai stato loro, né hanno affrontato il dolore dopo che era successo.

Mi sono trovata in entrambe le situazioni: sono rimasta senza qualcuno che avevo e ho perso qualcuno che non è mai stato mio. Sì, entrambe fanno un male cane. Ogni dolore emotivo è diverso e non può essere paragonato a un altro, ma se devo scegliere, direi che per me è stato più devastante quando ho perso qualcuno che non ho mai avuto.

Questo può essere uno shock per tutti coloro che non si sono mai trovati in una situazione del genere. Come è possibile che abbiate sofferto di più per qualcuno che non è mai stato vostro che per qualcuno con cui avete condiviso tutto? Ebbene, credetemi, è possibile.

La sensazione peggiore che si possa provare è sapere che qualcuno è stato tuo solo per un secondo, solo per un battito di cuore. E che non è mai stato completamente tuo.

Ora, passate il resto della vostra vita con la sensazione che questa persona vi sia scivolata via dalle braccia. Lo tenevate così stretto, ma è semplicemente scomparso, come se non fosse mai esistito, lasciandovi con un sapore amaro in fondo alla gola. E questa sensazione non se ne andrà mai. Credetemi, lo so.

Sono passati anni da quando se n'è andato e, anche se a volte penso di aver dimenticato il suo volto e il suono della sua voce, riesco ancora a sentirlo bruciare in fondo alla gola.

Continuo a pensare a cosa sarebbe potuto esserci tra noi, a come avremmo potuto vivere le nostre vite, se lui fosse rimasto. Penso che sia perché non l'ho mai avuto completamente, non ho mai avuto modo di conoscerlo con tutte le sue imperfezioni e non ho mai avuto la possibilità di stancarmi di lui.

E l'ho sempre idealizzato, perché è sempre stato così distante e irraggiungibile. È sempre stato un mistero per me ed è per questo che ho avuto abbastanza spazio per immaginarlo perfettamente come mi piaceva. La mia ragione sa che probabilmente sono incantata dall'idea dell'uomo, più che dall'uomo stesso, ma il mio cuore non riesce a capirlo.

Quando si chiude una relazione di lunga durata, tutti dicono di sbarazzarsi di tutte le foto, di buttare via i suoi vestiti e tutto ciò che potrebbe ricordarvi di lui. Ti dicono che devi stare lontana dai ricordi e dai luoghi in cui potresti incontrarlo. Ma io non ho nulla di suo, non ho le nostre foto, non ho le sue lettere...

Era così, inspiegabile per tutti. Appariva nella mia vita dal nulla e scompariva allo stesso modo. A volte mi chiedo se sia mai esistito, se siamo mai esistiti o se l'ho solo immaginato. Sembra così irreale che a volte penso che tutto sia stato solo un sogno.

Ogni volta che ero tra le sue braccia, sapevo che stavo rubando del tempo. Mi ha avvertito di non affezionarmi troppo e di non aspettarmi nulla da lui. Mi ha detto che è un solitario che non potrebbe mai immaginare di passare tutta la sua vita con una sola persona e in un solo posto. Non mi ha mai promesso nulla e non mi ha mai dato false speranze, ma in qualche modo sono riuscita a convincermi che anche lui mi amava.

Mi sono aggrappata alle piccole cose, ai segni del suo affetto, cercando di trovarvi un significato più profondo. L'ho giustificato, dicendomi che aveva solo bisogno di tempo per aprirsi con qualcuno, per togliersi la corazza.

Pur sapendo che non sarà mai una persona che vive una vita tranquilla e che non si accontenterà mai, mi sono permessa di immaginare un futuro con lui. Non ho chiesto nulla: per me era sufficiente che lui fosse lì, al mio fianco. Ma lui non ci è riuscito.

Anche se lo volesse, non saprebbe come restare. Non era nelle sue vene appartenere a qualcun altro.

L'ultima volta che se n'è andato, all'inizio mi sono comportata come se sarebbe apparso da un momento all'altro. E ho aspettato, disperata per il suo amore. Ma sono passati anni e lui non è mai tornato. Non sono mai andata avanti e non l'ho mai lasciato andare.

Certo, ho conosciuto altri ragazzi, alcuni fantastici, altri meno, ma nessuno è riuscito a stupirmi come lui. E a volte penso di essere impazzita, perché di tanto in tanto sento che anche lui mi pensa e che gli manco.

Dicono che il tempo guarisce tutte le ferite. Ma non lo considero la mia ferita. Questo dolore è qualcosa con cui ho imparato a convivere e che ho accolto come parte di ciò che sono.

Mi ha insegnato molto, a cominciare dal fatto di non attaccarmi mai a uomini emotivamente non disponibili, perché può solo portare alle lacrime. Mi ha aiutato a capire quanto può far male perdere qualcuno che non è mai stato tuo.